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Titolo

Descrizione
Lo sviluppo della società moderna, con le sue nuove forme di lavoro ed i nuovi stili di vita, ha reso sempre più evidente il fatto che il movimento considerato fino ad oggi, almeno nella nostra civiltà, a servizio dell’uomo, ha anche un valore autonomo. Lo studio del movimento industriale ha confermato l’esattezza di questa scoperta, e ha mostrato come, spesso, le moderne abitudini di vita possano creare problemi all’equilibrio psico-fisico. La nostra civiltà deve trovare delle forme di compensazione a questi squilibri e l’educazione si è fatta carico di questa necessità, cercando nell’arte, e in particolare nell’arte del movimento teatrale, un mezzo per realizzare questa compensazione. La particolarità dello studio del movimento creativo in teatro consiste nello stimolare la consapevolezza degli aspetti corporei e mentali. Il valore educativo di questa tecnica si può attribuire in gran parte al fatto che non si limita al dominio delle forme, dei passi e delle posizioni di uno stile particolare, ma si interessa di comprendere i fondamenti e le forme universali del movimento umano. Nel teatro, come in tutte le attività artistiche, la persona si appropria di un requisito indispensabile di chiarezza e precisione per qualsiasi forma di espressione e comunicazione tra la gente. In questo senso il teatro ha anche un valore sociale. L’educatore che impara ad osservare e interpretare il movimento può distinguere e promuovere più facilmente i comportamenti socialmente desiderabili ed appropriati. Il concetto di formazione è abbastanza recente e si è andato definendo in modo organico in questi ultimi anni, a seguito di una crescente richiesta proveniente dall’industria, da enti pubblici e privati e da singoli operatori. Infatti, gli ambiti istituzionali in cui si coniuga il verbo formare sono molto ampi e diversamente articolati all’interno di differenti organizzazioni sociali (istituzioni educative e socio-sanitarie quali la scuola, l’ospedale, il carcere, luoghi di lavoro, aziende, ecc.) tutte caratterizzate dalla necessità di una particolare attenzione rivolta alla complessità delle relazioni fra le persone, finalizzate ad un processo condiviso e al significato attribuito al progetto medesimo. La psicologia e la pedagogia, in particolar modo la pedagogia teatrale, si sono dovute spesso occupare della problematica della formazione, nel momento in cui le modalità consolidate di istruzione non erano più in grado di preparare le persone a rispondere in modo adeguato alle trasformazioni di ruolo e di contesto operativo che la realtà sociale imponeva.

Autore
Gaetano Oliva

Editore
LED

Edizione
2005

Categoria: Pedagogia

www.lededizioni.it




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