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Percorsi Formativi > Terzo Studio La performance Il montaggio e la messinscena della performance. |
Terzo Studio: Dal testo alla messinscena
Il Terzo Studio è rivolto agli allievi che hanno frequentato il Primo e il Secondo Studio come approfondimento del proprio percorso formativo. Le attività e le modalità organizzative del Terzo Studio vengono definite e concordate in relazione alle esigenze del gruppo degli allievi frequentanti.
Premessa
Capire un testo, estrarne la sostanza teatrale e, dalla vita ideale del libro, tradurlo a quello materiale della scena; in tal fine sapere intonare e manovrare anzitutto gli attori, poi le scene ed i costumi e le luci, e infine, se occorre, i macchinari e le musiche e le danze.
I punti principali della messa in scena sono:
- Studiare il testo. Conoscere molto bene il testo da mettere in scena. Il regista deve saper tradurre in dramma il contenuto del testo, esprimendolo a livello scenico.
- Fare la sceneggiatura. Significa concretizzare un copione. È una fase teorica, cioè è programmata a tavolino con qualche collaboratore. La sceneggiatura è il copione reale con un ritmo drammatico diverso da quello letterale. È il piano dove si svolge l'azione, lo si scompone in atti, scene, quadri.
- La ricerca degli attori. Non bisogna costringere un attore ad interpretare un personaggio che non sente e che non gli permette di essere se stesso. Quando un attore interpretando quel personaggio riesce ad essere se stesso, vero, autentico, il risultato sarà positivo e la scelta giusta.
- Lo spettacolo. La gestualità, la creazione della scena e dei costumi, le luci, la musica, la recitazione, fanno lo spettacolo. Tutte queste componenti sono legate da un unico pensiero, definite in un unico percorso.
Contenuti
Il corso prevede:
- scegliere il lavoro considerando lo spazio teatrale, gli attori, il tipo di spettacolo da rappresentare;
- leggere il lavoro e prendere degli appunti dettagliati. Fare i tagli che si rendono necessari;
- studiare ed esaminare le proposte di scenografia, costumi e luci;
- organizzare e preparare la distribuzione dei personaggi;
- organizzare il programma delle prove;
- preparare e fare degli esercizi con gli attori;
- organizzare il montaggio dello spettacolo;
- fare un lavoro accurato in ogni scena.
Metodologia
Il progetto si propone di utilizzare metodi didattici che consentano:
- l’apprendimento delle indispensabili conoscenze teoriche;
- lo sviluppo delle capacità espressive attraverso l’esercizio del linguaggio verbale e non verbale;
- la scoperta e la gestione di nuove dinamiche espressive che favoriscono l’esplicazione delle potenzialità di ognuno, la collaborazione e la comunicazione;
- la trasformazione di stimoli visuali, audiovisivi, emozionali, letterari in parola scritta per il teatro, in idee per la realizzazione scenica;
- la conoscenza e l’analisi delle fasi di un allestimento teatrale e la verifica sul campo delle proprie acquisizioni;
- la sperimentazione e la verifica negli aspetti concreti delle proprie capacità metodologiche e tecniche dell’ “educare alla teatralità” contestualizzandole.
A tale scopo il corso si articola in:
1. lezioni teorico-operative;
2. esperienze guidate;
3. esercitazioni riguardanti: scrittura drammaturgia realizzazioni di azioni sceniche e animazione ludica;
4. visualizzazione e analisi di spettacoli e prove;
5. tirocini in ambito scolastico e socio-educativo.
Organizzazione
Il Terzo Studio si articola in moduli comprendenti una serie di lezioni teorico pratiche, esperienze guidate e tirocinio (esercitazioni in ambito scolastico ed educativo). Le lezioni saranno tenute da docenti universitari e da professionisti appartenenti a diverse aree disciplinari. La durata del progetto è relativa al grado di approfondimento scelto per ciascun modulo; la proposta standard consiste in:
- 200 ore circa di lezioni teorico pratiche e preparazione progetto;
- 20 ore circa di tirocinio;
Gli allevi parteciperanno inoltre a laboratori di educazione alla teatralità in fase di realizzazione in ambiti diversi.
Al termine del corso sono previste: - un saggio finale (progetto creativo).
In relazione alle caratteristiche, ai bisogni e alle richieste dei partecipanti la durata ed il relativo approfondimento dei vari moduli saranno tra loro diversificati; alcuni moduli potranno essere sostituiti dall’ampliamento di altri.
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