"STUDIO LUIGI RICCOBONI”
Corso
di Perfezionamento La relazione ovvero lo Studio del Personaggio
Premessa
Fino alla seconda metà dell’Ottocento, il personaggio teatrale, modernamente inteso, è esistito quasi soltanto nelle teorie dei riformatori, nelle esperienze di qualche isolato sperimentatore e soprattutto nell’immaginazione di lettori e spettatori; ma non nella prassi del teatro materiale. Su questo piano, esso compare e si afferma non prima della seconda metà del XIX secolo, sostanzialmente grazie all’avvento della regia. Ciò vuol dire che, se assegniamo al Novecento teatrale delle dimensioni più ampie di quello cronologico, facendolo iniziare con la rottura del Naturalismo e i primi esperimenti registici, il teatro del personaggio diventa un’acquisizione del nuovo secolo piuttosto che un’eredità del vecchio: diventa cioè il tentativo, di superare definitivamente il teatro ottocentesco del Grande Attore (come teatro delle parti e dei ruoli). Ma perché il personaggio, per affermarsi come fulcro del lavoro teatrale, ha dovuto aspettare l’avvento della regia? La risposta è semplice (anche se spesso si è fatta molta confusione al riguardo): perché soltanto con l’avvento e la diffusione della regia, intesa naturalmente quale principio ordinatore della messa in scena, il teatro materiale arriva ad assumere in maniera generalizzata il testo drammatico come unità di misura e come fondamentale fattore di orientamento del processo creativo (il testo drammatico globalmente e unitariamente inteso, in quanto tale: opera creativa provvista di una sua inconfondibile fisionomia individuale e una sua irrinunciabile integrità materiale) e quindi arriva a trasformare le “parti” in personaggi veri e propri, cioè in entità biografiche fittizie, immaginarie, abitanti il mondo possibile della fabula drammatica ma provviste, esattamente come gli individui del mondo reale. di vita passata e presente e di ben precise caratteristiche fisiche e psicologiche, che tuttavia è il testo (con i suoi sottotesti) e soltanto il testo a indicare o almeno a suggerire (in precedenza invece, la “parte”, più e oltre che alla singola, specifica opera, faceva riferimento al ruolo, come sistema di definizione e classificazione delle dramatis personae antecedente al testo e indipendente da esso). Ulteriore conseguenza: il rapporto teatrale attore-personaggio è fin dalla nascita, nella seconda metà dell’Ottocento, un rapporto difficile, problematico, costitutivamente esposto a rotture e squilibri, continuamente minacciato da opposte soluzioni radicali che rischiano di dissolverlo, eliminando uno dei due termini.
Destinatari
Il
corso è rivolto a Educatori ala Teatralità in possesso di: Diploma
di Scuola Civica CRT “Teatro-Educazione” di Primo Studio; Corso
di Perfezionamento in “Educazione alla Teatralità” Facoltà di
Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano; Master
universitario di primo livello "Creatività e crescita personale
attraverso la teatralità, Facoltà di Scienze della Formazione e
Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano; Master universitario di primo livello "Azioni e
Interazioni Pedagogiche attraverso la Narrazione e l'Educazione alla
Teatralità", Facoltà di Scienze della Formazione, Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Le
attività e le modalità organizzative del Secondo Studio vengono
definite e concordate in relazione alle esigenze del gruppo degli
allievi frequentanti.
Finalità
Gli
educatori alla teatralità che hanno acquisito una buona
consapevolezza di sé, hanno necessità di prendere in esame in
maniera diretta la relazione con l’altro da sé; tale studio
porta a migliorare la capacità di comunicazione-azione incrementando
la propria flessibilità. l percorso teatrale sullo studio del
personaggio permette di raggiungere tale finalità. Esso infatti,
sviluppando l’osservazione, la mimesi fisica e lo spostamento del
punto di vista mette in discussione la propria personalità
arricchendola. Si favorisce così la capacità di relazione,
l’ampliamento della disponibilità all’incontro con l’altro.
In questo Studio prosegue il processo di sviluppo della
creatività e consapevolezza espressiva iniziato nello Studio Jacques Copeau,
stimolando la comunicazione simbolica, l’attenzione e la
concentrazione attraverso l’acquisizione di tecniche e metodi
specifici.
Il corso
si propone di arricchire il curriculum formativo riguardante
conoscenze teoriche e abilità operative per quanto concerne il
teatro in ambito educativo.
Il
corso, attraverso la sperimentazione sullo Studio del Personaggio,
intende contribuire a sviluppare la personalità artistica e creativa
dei partecipanti all'interno del pensiero filosofico de l'Arte
come veicolo.
Metodologia
Il
progetto si propone di utilizzare metodi didattici che consentano:
-
l’apprendimento delle conoscenze teoriche relative allo studio del
personaggio teatrale nei vari modelli;
- lo
sviluppo delle capacità espressive attraverso l’osservazione, la
rappresentazione fisica e l’analisi psicologica-emotiva;
-
l’approfondimento dell’utilizzo espressivo dei linguaggi verbale,
non verbale, della scrittura e dello spazio;
- la
scoperta e la gestione di nuove dinamiche espressive che favoriscono
la relazione, la collaborazione e la comunicazione;
- la
trasformazione di stimoli visivi e letterari in idee per la
realizzazione scenica;
- la
sperimentazione e la verifica negli aspetti concreti delle proprie
capacità metodologiche e tecniche dell’“Educazione alla
Teatralità” contestualizzandole.
A tale
scopo il corso si articola in:
1.Lezioni
teorico-pratiche;
2.Esperienze
guidate;
3.Esercitazioni
riguardanti: la scrittura drammaturgica, realizzazioni di azioni
sceniche e animazione ludica;
4.Visualizzazione
e analisi di spettacoli e prove.
5.
tirocini in ambito scolastico e socio-educativo.
Programma
In
relazione alle caratteristiche, ai bisogni e alle richieste dei
partecipanti la durata ed il relativo approfondimento dei vari moduli
saranno tra loro diversificati; alcuni moduli potranno essere
sostituiti dall’ampliamento di altri.
Modulo
1: Lo sviluppo delle azioni fisiche.
- La
comunicazione teatrale: l'azione scenica;
-
Improvvisazione singola e collettiva con e senza musica;
-
Composizione di sequenze in gruppo;
-
Utilizzo dello spazio in ogni dimensione.
Modulo
2: Analisi dei modelli per lo studio del personaggio
- La
ricerca di tipologie, caratterizzazione, costruzione;
- La
Commedia dell’Arte;
- Il
lavoro dell’attore sul personaggio: Stanislavskij;
-
L’analisi delle principali avanguardie teatrali: Mejerchol’d,
Grotowski, Barba, Brook.
Modulo
3: Lo studio del personaggio con il metodo della Commedia
dell’Improvviso
- La
Commedia dell’Improvviso, aspetti teorici ed esercitazioni
pratiche;
- la
Scuola italiana e la Scuola francese;
- I
‘tipi’ della Commedia dell’Arte;
- Il
corpo, il gesto, il movimento nella Commedia dell’Arte: analisi
teorica e tirocinio pratico;
- La voce
nella Commedia dell’Arte: analisi teorica e tirocinio pratico.
Modulo
4: Lo Studio del Personaggio
-
L'Arte dell'Attore nel Secondo Ottocento: il carattere del
personaggio;
- Lo
studio del personaggio nel Sistema di Stanislavskij;
-
L’impatto con il personaggio;
-
L’analisi delle caratteristiche del personaggio;
- La
creazione e animazione delle circostanze esteriori;
- La
creazione e animazione delle circostanze interiori;
- La
partitura del personaggio;
-
L’inconscio dell’attore e il personaggio;
-
L’improvvisazione come metodologia dello studio del personaggio.
Modulo
5: La drammaturgia dell’attore nelle avanguardie teatrali
- Il
teatro povero;
- Lo
studio del sottotesto;
- Le
azioni fisiche: l’impulso;
- Le
azioni realistiche nella vita quotidiana;
-
Il training diventa
performance.
Modulo
6: L'Arte come veicolo e
l'Educazione alla Teatralità: l'Io-Personaggio
- La
situazione relazionale;
- Il
rapporto con l’altro;
- Lo
Studio del Personaggio e il processo di sviluppo dell’identità
personale;
- L’io
dell’attore e l’io del personaggio.
Modulo
7: La parola dell’autore, la parola dell’attore: la drammaturgia
- Il
testo drammaturgico: elementi, storia, evoluzione;
- La
relazione attore-testo;
- Il
sistema dei personaggi: parole e pensieri;
- La
situazione comunicativa;
- Le
regole del dialogare;
- La
drammaturgia contemporanea: dall'autore all'attore-autore.
PROVA
FINALE
Al
termine del percorso è prevista l’ideazione e la realizzazione di
un Progetto Creativo performance
finale, esito visibile del percorso affrontato da
ciascun allievo.
Il
corso prevede la frequenza obbligatoria.
Ai
partecipanti che avranno superato l’esame
finale sarà rilasciato un certificato
di perfezionamento di “La relazione ovvero lo
Studio del Personaggio”.
Date
di svolgimento dell’attività
Il
calendario delle lezioni verrà concordato con il gruppo.
Durata
complessiva di svolgimento dell'attività:
Il
Secondo Studio ha durata semestrale e comprende attività per un
totale di 350 ore.
Le
attività previste sono così distribuite:
150
ore di lezioni teorico pratiche (in presenza);
150
ore di lavoro individuale (studio/rielaborazione
personale);
50
ore prova finale: ideazione e realizzazione del Progetto Creativo
finale.
MODALITÀ
DI ISCRIZIONE
Contattare la segreteria per ricevere il modulo di iscrizione all'e-mail:
info@crteducazione.it,
Il completamento dell’iscrizione avviene previo colloquio con il direttore artistico
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