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CRT "Teatro-Educazione"
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Teatro e diversità

Un particolare aspetto della ricerca del CRT “Teatro-Educazione” si focalizza sul tema del rapporto tra le arti espressive e la diversità . Questo lavoro di ricerca parte dall’idea che le attività espressive, l’Educazione alla Teatralità, la narrazione sono uno strumento culturale per promuovere azioni ed interazioni pedagogiche nella diversità. Con questo progetto, quindi, si vuole promuovere la creatività come veicolo di crescita personale e sociale, per costruire una nuova cultura della diversità. Costruire una nuova cultura della diversità significa offrire stimoli agli operatori per incentivare lo sviluppo formativo e la loro ricerca artistica, abbattere le barriere socio-culturali del territorio sostenendo la diversità come valore e fonte di ricchezza culturale, promuovere integrazione.

La ricerca nell’ambito del Teatro e diversità si concretizza con diverse proposte tra cui:
- Laboratori di Educazione alla Teatralità
- Giornate di formazione per educatori, volontari, addetti ai lavori, genitori, …
- Performances teatrali pensate specificatamente per questo ambito di ricerca
- Eventi


APPROFONDIMENTI :

(tratto da “L’Educazione alla Teatralità: una scienza” di Gaetano Oliva (tutti i diritti riservati))

Quando si ha a che fare con la diversità e soprattutto con la disabilità, viene da chiedersi che cosa renda l’uomo veramente uomo, che cosa lo faccia riconoscere ai suoi occhi e a quelli degli altri come essere unico e irripetibile. L’essere qualcosa di importante per qualcun altro, essere in rapporto con, avere una relazione con qualcuno, è sicuramente ciò che restituisce dignità alla persona, chiunque essa sia ma, ancora prima, l’essenza dell’uomo consiste nel percepire la propria individualità e identità.
Egli si deve percepire come protagonista indiscusso dei suoi gesti e delle sue azioni, come vero fautore delle scelte e dei cambiamenti, come un creatore e un modificatore della realtà e, soprattutto, come artista della sua stessa vita.
L’Educazione alla Teatralità favorisce la consapevolezza del sé, attraverso un processo di presa di coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive. Si può affermare che il corpo è una grande fabbrica di informazioni che l’Io coordina e modula. Si può dire che il corpo esiste in quanto l’Io lo fa esistere. L’Io esiste in quanto sintetizza e unifica l’attività corporea.
E quando si è in presenza di un corpo “mancante” o “diversamente abile”? Dando per assodato il superamento della vecchia concezione fisiologica e psicologica che voleva intendere il corpo come struttura data, regolata da leggi sue proprie e l’Io come qualcosa di assolutamente indipendente dal corpo ma che entra in relazione “con” esso e lo utilizza per potersi esprimere, ci si rende immediatamente conto di come cadano da sé tutte quelle definizioni di corpo mancante o di deficit e disabilità.
Per costruire la sua identità l’uomo deve poter agire, creare, definire, mettersi in discussione e, a sua volta, l’identità stessa ne orienta le scelte concrete. Egli deve quindi poter essere creativo.
La creatività e la fantasia rappresentano quello spazio intermedio nel quale non esistono modelli, dove non esistono deficit o menomazioni: l’uomo in quanto uomo è creativo.



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